Oltre i Giochi: Usi Pratici del Metaverso che Stanno Emergendo Ora
- Valerio Di Bona
- Innovazione e Tecnologia
- 7 min di lettura

Il Metaverso non è più (solo) un videogioco. Per molto tempo abbiamo associato il Metaverso a mondi virtuali popolati da avatar pixelati, giochi o magari ambienti futuristici da fantascienza. Questa percezione, comprensibile dato l’eco mediatico legato al gaming, è però solo una parte della storia. Oggi, nel 2025, qualcosa è già cambiato.
Il Metaverso, infatti, è uscito silenziosamente dalla nicchia dell’intrattenimento per diventare uno spazio con applicazioni concrete e utili per la nostra vita quotidiana, dal lavoro allo shopping, passando per la socialità e l’industria.
Sta diventando una piattaforma ibrida dove si lavora, si compra, si socializza e in alcuni casi si costruiscono modelli industriali complessi.
Preparati allora a scoprire il Metaverso che (forse) non ti aspettavi.
Che cos’è davvero il Metaverso oggi?
Facciamo chiarezza su cosa si intende oggi per Metaverso. Prima di tutto, è importante capire che non si tratta di un singolo prodotto o di un software specifico, ma è piuttosto costituito da spazi virtuali interconnessi, ovvero un insieme di ambienti digitali tridimensionali, accessibili tramite dispositivi come visori VR, in cui è possibile interagire in tempo reale con persone e oggetti virtuali.
È importante però precisare che sebbene la Realtà Virtuale, con i suoi visori, rappresenti spesso la porta d’accesso più immersiva a questi mondi, il Metaverso non si limita a essa. Si può infatti accedere anche tramite schermi 2D, smartphone oppure PC.
Inoltre, a differenza dei social tradizionali, il Metaverso è immersivo, persistente e spesso interattivo.
Certo, inizialmente ci si aspettava una rapida rivoluzione globale, mondi diversi interconnessi, un’economia digitale senza confini e una persistenza assoluta, tuttavia, l’evoluzione attuale punta su integrazione graduale e utilità reale, attraverso piattaforme già operative che stanno gettando le fondamenta per nuove modalità di interagire, lavorare e imparare.
Uffici e coworking nel Metaverso

L’esperienza del lavoro da remoto ha trasformato il modo in cui concepiamo l’ufficio. Non sorprende, quindi, che tra le applicazioni più in crescita ci sia proprio il coworking virtuale.
Piattaforme come Horizon Workrooms (Meta), Spatial e Microsoft Mesh permettono a team distribuiti di riunirsi in uno spazio condiviso, sedersi attorno a un tavolo virtuale e persino percepire il linguaggio del corpo grazie ad avatar realistici.
- Horizon Workrooms (Meta)
È una piattaforma di collaborazione in VR progettata per il lavoro a distanza. Permette ai team di riunirsi in sale riunioni virtuali personalizzabili, dove possono interagire – tramite avatar – per condividere schermi, presentare idee ed utilizzare una lavagna virtuale. L’obiettivo è ricreare un senso di presenza e immersione per migliorare la produttività. - Spatial
Originariamente focalizzata sulla collaborazione in VR/AR per aziende, Spatial si è evoluta in una piattaforma più ampia per la creazione e la partecipazione a eventi, gallerie d’arte e spazi di aggregazione sociale nel Metaverso. Offre ambienti 3D personalizzabili e accessibili da visori VR, browser web e dispositivi mobili, promuovendo la creatività e la connessione. - Microsoft Mesh
Microsoft Mesh è una piattaforma di realtà mista che consente esperienze collaborative immersive su una varietà di dispositivi. Permette agli utenti di incontrarsi come avatar 3D in spazi virtuali, condividere contenuti ed interagire con modelli o oggetti digitali. È progettata per applicazioni aziendali, offrendo soluzioni per riunioni, training e design collaborativo in ambienti ibridi.
Oltre a queste tre, che potremmo considerare tra le più utilizzate, esistono anche altre piattaforme, con caratteristiche e funzionalità diverse. Ad esempio, Adidas utilizza The Wild, una piattaforma di collaborazione immersiva per facilitare brainstorming e revisioni progettuali tra team, migliorando l’agilità e la creatività nel processo di sviluppo dei prodotti.
Bent Image Lab, invece, è uno studio di animazione che ha ricreato il proprio ambiente di lavoro nel Metaverso per condurre riunioni con i clienti, sfruttando la realtà virtuale per presentare progetti e idee in modo più coinvolgente.
Queste esperienze dimostrano come la realtà virtuale stia arricchendo il modo in cui le aziende collaborano, superando le limitazioni delle tradizionali videoconferenze e offrendo ambienti più realistici e interattivi.
I vantaggi sono chiari:
- una collaborazione remota più coinvolgente
- un senso di presenza che supera la barriera dello schermo
- la possibilità di ricreare dinamiche di gruppo più naturali.
Sebbene l’adozione sia ancora agli inizi e i visori VR possano stancare dopo lunghe sessioni, le prospettive per il lavoro distribuito sono concrete e promettenti, indicando un futuro in cui l’ufficio non sarà più solo un luogo fisico.
Shopping e negozi virtuali: tra NFT e showroom 3D

Secondo il rapporto di McKinsey intitolato “Value creation in the metaverse”, pubblicato nel giugno 2022, si prevede che il Metaverso possa generare fino a 5 trilioni di dollari di valore entro il 2030.
All’interno di questa cifra, il commercio elettronico viene identificato come il motore economico principale, con un valore stimato di 2,6 trilioni di dollari, superando settori come l’apprendimento virtuale (270 miliardi di dollari), la pubblicità (206 miliardi di dollari) e il gaming (125 miliardi di dollari).
Il commercio immersivo si sta ritagliando un suo spazio nel Metaverso.
Brand come Nike, Gucci, Samsung e Balenciaga hanno già creato esperienze interattive virtuali che permettono agli utenti di esplorare collezioni 3D, vivere eventi esclusivi ed acquistare NFT (Non-Fungible Token) legati a prodotti fisici o digitali.
Accanto a queste iniziative, troviamo Nike e IKEA che hanno invece scelto di integrare il loro brand direttamente nel mondo dei videogiochi e più precisamente all’interno di Roblox, dando vita a nuove tipologie di esperienze:
- Nikeland (lanciato da Nike): è uno spazio virtuale dove gli utenti possono esplorare ambienti ispirati alla sede Nike, cimentarsi in mini-giochi sportivi e personalizzare i propri avatar con articoli digitali del marchio. Ciò crea un’esperienza immersiva che rafforza l’engagement con il brand.
- The Co-Worker Game (creato da IKEA nel 2024): è un’esperienza interattiva che permette agli utenti di simulare il lavoro nei negozi IKEA, guadagnando “stipendi” virtuali. Il progetto unisce employer branding e gamification, offrendo un modo innovativo e coinvolgente per conoscere l’azienda.
Non si tratta ormai solo di replicare un negozio fisico in 3D, ma di creare esperienze innovative. Questa esplorazione del confine tra fisico e digitale sta ridefinendo la customer experience, rendendo lo shopping non solo un atto di acquisto, ma un’esperienza coinvolgente e divertente.
Eventi, comunità e socialità in ambienti virtuali

Un altro uso non ludico ma potente è la costruzione di comunità sociali e culturali. Il Metaverso offre spazi aggregativi, soprattutto per nicchie e gruppi globali che non trovano espressione offline.
Eventi in VR, mostre d’arte immersive, club digitali: queste esperienze non solo sono possibili, ma stanno diventando abitudini digitali per molti giovani adulti. Qualche esempio?
I concerti virtuali di Travis Scott o di Ariana Grande su Fortnite oppure i festival LGBTQ+ organizzati su Decentraland, una piattaforma virtuale basata su blockchain dove gli utenti possono acquistare terreni digitali (NFT), creare ambienti 3D, partecipare a eventi e interagire con altri avatar in tempo reale, in uno spazio completamente decentralizzato e gestito dalla community.
Su Decentraland, infatti, esistono interi “quartieri tematici” dove le persone si incontrano per interessi comuni, dalla moda sostenibile alla musica elettronica.
Il Metaverso si è rivelato un terreno fertile per la nascita di nuove forme di aggregazione.
È come un nuovo spazio sociale e culturale dove le barriere geografiche si annullano, permettendo a persone di ogni dove di connettersi e condividere esperienze, a volte anche più liberamente che nella vita reale.
Dall’intrattenimento all’industria: l’espansione silenziosa

Mentre gran parte dell’attenzione mediatica si concentra sugli aspetti ludici e consumer, è in corso anche la rivoluzione del Metaverso Industriale. Questo è un campo in cui la tecnologia VR/AR e gli ambienti virtuali vengono utilizzati per scopi ben diversi dall’intrattenimento.
Cosa può offrire il Metaverso Industriale alle aziende? Scopriamolo attraverso BMW, Siemens e Nvidia, pionieri del settore:
- BMW
Utilizza NVIDIA Omniverse per creare gemelli digitali delle sue fabbriche, consentendo di progettare e ottimizzare layout, robotica e sistemi logistici in ambienti virtuali prima della costruzione fisica. Ad esempio, lo stabilimento di Debrecen, previsto per il 2025, è stato interamente modellato in Omniverse. - Siemens
In collaborazione con NVIDIA, sta integrando la sua piattaforma Xcelerator con Omniverse per sviluppare gemelli digitali fotorealistici e basati sulla fisica. Ciò consente la creazione di ambienti immersivi in tempo reale, migliorando l’automazione industriale e permettendo di simulare e ottimizzare processi complessi prima della loro implementazione nel mondo reale. - NVIDIA
NVIDIA Omniverse è una piattaforma di collaborazione 3D in tempo reale che consente a ingegneri, designer e progettisti di lavorare insieme su modelli digitali complessi. Utilizzando standard aperti come USD (Universal Scene Description), Omniverse permette la creazione di gemelli digitali accurati e la simulazione di scenari industriali, facilitando la progettazione, la pianificazione e l’ottimizzazione dei processi produttivi.
Il training immersivo per operatori, la simulazione di scenari complessi e la manutenzione predittiva sono solo alcuni esempi di come il Metaverso sta rivoluzionando l’industria. Questa è la frontiera più promettente, perché offre benefici concreti e misurabili, spesso lontano dai riflettori, ma con un impatto economico e operativo significativo.
Il Metaverso che (forse) non ti aspettavi
Come abbiamo visto, il Metaverso è molto più di un semplice videogioco. Dai coworking virtuali al commercio immersivo, dagli eventi sociali ai gemelli digitali industriali, il suo vero valore sta emergendo oltre il gioco.
È ora di cambiare prospettiva e superare i pregiudizi legati al gaming: il Metaverso del 2025 è un ecosistema in costruzione, è un laboratorio dove si sperimentano nuove forme di interazione umana e nuove possibilità per l’economia e la società. Insomma.. è una realtà (virtuale) con potenzialità tangibili per chi sa guardare oltre gli avatar!